Leopold Persidi, al secolo Leopoldo De Persio, mi mandava le sue poesie, e altro materiale, perché le mettessi in questo sito. La poesia in questa pagina, invece, me l'ha spedita sua moglie insieme alla triste notizia della morte di Leopold avvenuta il 12 aprile del 2008. Continuerò, fino a quando mi sarà possibile, a tenere vivo questo sito sperando che possa contribuire a far conoscere il grande cuore di Leopold a nuove persone, soprattutto a quelle persone che non hanno finora condiviso i valori cui Leopold ha dedicato la sua vita, perché vogliano -questi valori- farli propri.
Sebastiano Nicolosi (il curatore del sito)
FINO A QUANDO


Dopo lunghe notti insonni
s'annuncia l'alba minacciosa e temeraria
che non allevia il mio soffrire.
Mi umilio, imploro, tu aurora non sorgere più
mi porti danno, rinnovi con oltraggio i miei affanni
Mi sento solo immerso nel dolore,
gemendo o strepitando abbraccio me stesso per consolarmi.
Accanto al mio letto c'è la dea Astured che paziente aspetta.
Colei che toglie il pane, il frumento, la vita;
colei che gelida presiede alla nostra morte.
Un fremito percorre tutto il mio corpo,
la mia anima è pervasa da una desolante
sensazione d'angoscia.
Desidero cadere sulle braccia di Morfeo,
ma la pazza Macbeth mi ha ucciso il sonno.
Ch'io sia liberato ora da ogni pena
e non quando la vita s'è sbarazzata della mia presenza...
cosi' per tutte le creature che soffrono.
Liberato dalla morte nessun tormento mi toccherà.

Leopold  Persidi  Roma 06-09-2007