La gattina di Massimo Sbordoni

  
   		Con gli occhi attenti e portamento fiero,
		ti avvicinavi lentamente alla mia mano.
		anche se ti guardavo con fare molto altero,
		dentro di me, io mi sentivo strano!

		Ti sei guardata attorno, all'improvviso:
		un rumore, una leggera vibrazione!
		Io stavo vicinissimo al tuo viso, 
		ma ti sei fermata, con circospezione.

		Sono stati dei momenti d'incertezza,
		di colpo sembrava svanita la magia!
		Sparita cosė, come improvvisa brezza
		ed ho temuto che te ne andassi via!

		Ma la tensione, cosė come venuta, se n'č andata,
		superata l'incertezza del momento.
		Tu mi hai guardato con fiducia rinnovata
		ed č ripreso il tuo avvicinamento.

		Col corpo, le dita mi hai sfiorato:
		come una danza, una scena rituale!
		Su te stessa, mollemente, hai roteato,
		emettendo un dolce suono gutturale!

		Poi, con un salto, mi sei venuta in braccio,
		mugolando l'essenza del tuo affetto.
		Mi son sentito preso dal tuo laccio
		e l'amore m'č scoppiato dentro il petto!

		Starai con me, o dolce mia gattina,
		che la vita t'ha dato pochi affetti!

		Mi sveglierai, "grunfando", ogni mattina
		e avrai una casa per i tuoi.....micetti!


						           MAX'01/09/81


Per gentile concessione dell'autore Massimo