A le gatte de lo spedale di S. Anna (*) di Torquato Tasso

  
Come ne l'ocean, s'oscura e 'nfesta
procella il rende torbido e sonante,
a le stelle onde il polo č fiammeggiante
stanco nocchier di notte alza la testa,
  
cosė io mi volgo, o bella gatta, in questa
fortuna avversa a le tue luci sante,
e mi sembra due stelle aver davante
che tramontana sian ne la tempesta.
  
Veggio un'altra gattina, e veder parmi
l'Orsa maggior con la minore: o gatte,
lucerne del mio studio, o gatte amate,
  
Se Dio vi guadi da le bastonate,
se 'l ciel voi pasca di carne e di latte,
fatemi luce a scriver questi carmi.
  
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(*)  Santa Anna era un ospedale-carcere
    di Ferrara dove il Tasso  fu rinchiuso dagli
    Estensi per 7 anni come pazzo.


Cortesemente segnalata da Alessandra