Femme et chatte di Paul Verlaine
Ella giocava con la gatta;
era stupendo vedere
la mano bianca la zampa bianca
folleggiare nell’ombra della sera.

Celava - la scellerata -
sotto guanti di fil nero
d’agata gli artigli micidiali,
taglienti, lucenti, suoi rasoi.

Anche l’altra si sdolcinava,
l’artiglio acuminato rinserrava,
ma il diavolo non ci perdeva un punto-
E nel boudoir, in cui tintinnava, aereo,
il suo riso, scintillavano quattro punti fosforescenti.


Cortesemente segnalata da Francesca